NOTA
Linoleum si muove tra i muri di un ospedale, tra pazienti e infermieri, relazioni e gesti che si ripetono giorno dopo giorno. Le cose in corsia sono esattamente quel che sono: il camice è la divisa di lavoro, non una visione salvifica; lo xanax un medicinale, non la pastiglia per la felicità. Rusconi affronta di petto l’ovvietà e la banalità del quotidiano, rinuncia alle sovrastrutture, portando l’attenzione sull’emergente, su chi ci sta davanti. Ogni verso di Linoleum porta in sé qualcosa di essenziale, di tenacemente vivo sotto le macerie dei corpi.
Letti fatti terapia somministrata
colazione data, ad alcuni proprio
in bocca. Tocca il mio cuore
una dolce intimità con tutti loro
e nel sole che sale mi piacerebbe
stendermi anch’io, in una mano
che trema in un respiro che scema
in un sonno colloso da Serenàse
in una fase confusa che introduce la morte
nella sorte spezzata di ogni creatura
nella premura di un cauto contatto, anch’io
vorrei insieme a loro riposare un momento
disegnare di me un fedele ritratto
di quello che sono, un segno fugace,
un sonno, una lacrima, un po’ di pace.
INDICAZIONI
Giulia Rusconi è nata nel 1984 a Venezia. Sue poesie sono uscite in diverse riviste e antologie, cartacee e on line. Del 2012, per la casa editrice Ladolfi , è il suo primo libro intitolato I padri. Il secondo, Suite per una notte, è del 2014, edito da PordenoneLegge-Lietocolle.